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Marea

e il naufragar m'è dolce in questo mare

Data

8 settembre 2005

Urka non facciamo arrabiare il Lavorini :)…scrivo subito qualcosa! E’ una "cosa" (non so mai come chiamare la roba che scrivo) che ho scritto al mare..mentre camminavo sulla spiaggia a sud c’era un uomo del mio passato …ad ovest il mio cow boy…e questo è quello che mi è girato tra le rotelle (poche) del cervello 😉

CAMMINANDO

(sulla diga tra i due mari)

Camminando,

sulla diga tra i due mari

all’ombra

della mia meta,

alla luce,

del mio faro,

della mia stella polare,

rivolgo

il mio cuore al sole.

Lo sguardo,

dapprima rivolto  sud,

è un infinito di chilometri e vite,

che mi divide

tra i miei due mondi.

e penso al sole del sud,

spavaldo nel mezzogiorno,

brillante, affascinante

e pericoloso

per la mia pelle chiara.

E’ il sole che prendi

una volta

e che temi per  una vita.

… ma tornando sui miei passi,

dritta tra i due mari,

sorrido al mio west

fatto di cow boy,

di caldi intensi,

di indaco e

di notti calde.

Torno ai miei tramonti prolungati

che lievi si coricano

a baciare questi orizzonti immensi

sulle campagne fertili,

sulle spiagge calde.

Sono i tramonti della mia terra

e

saranno i tramonti della mia vita.

(Caorle 18/08/2005)

Urka non facciamo arrabiare il Lavorini :)…scrivo subito qualcosa! E’ una “cosa” (non so mai come chiamare la roba che scrivo) che ho scritto al mare..mentre camminavo sulla spiaggia a sud c’era un uomo del mio passato …ad ovest il mio cow boy…e questo è quello che mi è girato tra le rotelle (poche) del cervello 😉

CAMMINANDO

(sulla diga tra i due mari)

Camminando,

sulla diga tra i due mari

all’ombra

della mia meta,

alla luce,

del mio faro,

della mia stella polare,

rivolgo

il mio cuore al sole.

Lo sguardo,

dapprima rivolto sud,

è un infinito di chilometri e vite,

che mi divide

tra i miei due mondi.

e penso al sole del sud,

spavaldo nel mezzogiorno,

brillante, affascinante

e pericoloso

per la mia pelle chiara.

E’ il sole che prendi

una volta

e che temi per una vita.

… ma tornando sui miei passi,

dritta tra i due mari,

sorrido al mio west

fatto di cow boy,

di caldi intensi,

di indaco e

di notti calde.

Torno ai miei tramonti prolungati

che lievi si coricano

a baciare questi orizzonti immensi

sulle campagne fertili,

sulle spiagge calde.

Sono i tramonti della mia terra

e

saranno i tramonti della mia vita.

(Caorle 18/08/2005)

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