Da Lisbona – il libro delle maree – |
Hai trovato i piedi nudi, il cartone sul divano, quel film che ami tanto e la voglia di pensare. Come quando ti pare di aver visto un volto conosciuto. Non ne sei sicuro. Forse sbagliavi. Eppure sembrava proprio lui. E sorridi. Inutilmente. Irresistibilmente. E mentre scosti il ciuffo dalla fronte, mentre dirigi lo sguardo verso la strada che stavi percorrendo, ti ritrovi tutto tra le mani, l’appuntamento, l’orologio, il tuo bambino e un sorriso di naftalina che sa di pagine ancora da scrivere o forse solo di pensieri ancora da pensare… ma va bene così. Un sorriso lungo ed instancabile che ti faccia compagnia, niente più risate assordanti che sanno di isteria. Una goccia, una virgola, una nuvola di fumo dalla finestra. Tu.