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Marea

e il naufragar m'è dolce in questo mare

Mese

settembre 2009

Da Lisbona – il libro delle maree –
Eccola lì, sepolta sotto la posta che non hai tempo di leggere, mischiata ai conti da pagare e le ricevute da ritirare. Eccola lì, la tua vita. E’ bastato avere un istante di apnea prima di respiare ancora affannosamente. Un istante. Un niente divenuto piccolo pensiero e poi fischio e poi fragore di treno in corsa. Quel libro che,  dimenticavi, dovevi e VOLEVI leggere. Si è insinuato in un izmo di silenzio, non appena il clamore del contingente ha smesso di rimbombare.
Hai trovato i piedi nudi, il cartone sul divano, quel film che ami tanto e la voglia di pensare.  Come quando ti pare di aver visto un volto conosciuto. Non ne sei sicuro. Forse sbagliavi. Eppure sembrava proprio lui. E sorridi. Inutilmente. Irresistibilmente. E mentre scosti il ciuffo dalla fronte, mentre dirigi lo sguardo verso la strada che stavi percorrendo, ti ritrovi tutto  tra le mani, l’appuntamento, l’orologio, il tuo bambino e un sorriso di naftalina che sa di pagine ancora da scrivere o forse solo di pensieri ancora da pensare… ma va bene così. Un sorriso lungo ed instancabile che ti faccia compagnia, niente più risate assordanti che sanno di isteria. Una goccia, una virgola, una nuvola di fumo dalla finestra. Tu.

Da Lisbona – il libro delle maree –

Eccola lì, sepolta sotto la posta che non hai tempo di leggere, mischiata ai conti da pagare e le ricevute da ritirare. Eccola lì, la tua vita. E’ bastato avere un istante di apnea prima di respiare ancora affannosamente. Un istante. Un niente divenuto piccolo pensiero e poi fischio e poi fragore di treno in corsa. Quel libro che, dimenticavi, dovevi e VOLEVI leggere. Si è insinuato in un izmo di silenzio, non appena il clamore del contingente ha smesso di rimbombare.
Hai trovato i piedi nudi, il cartone sul divano, quel film che ami tanto e la voglia di pensare. Come quando ti pare di aver visto un volto conosciuto. Non ne sei sicuro. Forse sbagliavi. Eppure sembrava proprio lui. E sorridi. Inutilmente. Irresistibilmente. E mentre scosti il ciuffo dalla fronte, mentre dirigi lo sguardo verso la strada che stavi percorrendo, ti ritrovi tutto tra le mani, l’appuntamento, l’orologio, il tuo bambino e un sorriso di naftalina che sa di pagine ancora da scrivere o forse solo di pensieri ancora da pensare… ma va bene così. Un sorriso lungo ed instancabile che ti faccia compagnia, niente più risate assordanti che sanno di isteria. Una goccia, una virgola, una nuvola di fumo dalla finestra. Tu.
Pensieri sparsi di una notte di riflessione…. o di riflesso

…. forse sono solo troppi i birilli. Fermati. Fai un passo indietro… ma non smettere di esercitarti….

Hai sempre voluto essere una stupida bionda priva di contenuti….. adesso che ci sei riuscita ti lamenti?

…. Scrivere è passione, ma anche esercizio. Una dura lotta contro l’apatia di pensiero ed emozione. E allora ricomincia con i puntini e le astine prima di passare a riempire pagine di "a a a a a…." Nell’attesa di ritrovare la vena artistica, esercitati con l’arteria pratica.


Pensieri sparsi di una notte di riflessione…. o di riflesso

…. forse sono solo troppi i birilli. Fermati. Fai un passo indietro… ma non smettere di esercitarti….

Hai sempre voluto essere una stupida bionda priva di contenuti….. adesso che ci sei riuscita ti lamenti?

…. Scrivere è passione, ma anche esercizio. Una dura lotta contro l’apatia di pensiero ed emozione. E allora ricomincia con i puntini e le astine prima di passare a riempire pagine di “a a a a a….” Nell’attesa di ritrovare la vena artistica, esercitati con l’arteria pratica.



Un’altra serata persa dietro al lavoro…
mio marito solo sul divano…
il mio bimbo solo nel lettino…
io sola nello studio….
questo lavoro ha sempre meno senso.


Un’altra serata persa dietro al lavoro…
mio marito solo sul divano…
il mio bimbo solo nel lettino…
io sola nello studio….
questo lavoro ha sempre meno senso.

ecco… poi ci sono persone grandi, persone come mio padre o che lo ricordano… persone che parlano con i silenzi, che sono presenti con le loro assenze perchè non sprecano mai un solo secondo di vita facendo del male… e io quelle persone le adoro… capisccciii ammmeeee

ecco… poi ci sono persone grandi, persone come mio padre o che lo ricordano… persone che parlano con i silenzi, che sono presenti con le loro assenze perchè non sprecano mai un solo secondo di vita facendo del male… e io quelle persone le adoro… capisccciii ammmeeee

dire al mio bimbo "ti amo tanto" e vederlo che si addormenta sorridendo

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